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Qualcuno ci ha detto che i nostri scarabocchi sembrano disegni di bambini. Forse non voleva, ma ci ha fatto un complimento. I bambini sono fantastici osservatori del mondo e della vita, e la sanno anche raccontare, molto meglio degli adulti. Ne abbiamo la prova. Non li ascoltiamo molto spesso, ma quando succede non fatichiamo ad accorgerci che sanno vedere molto meglio di noi. "Vanno dritti all’essenza del dolore, della morte e dell’amore di cui questo tempo è povero" (state tranquilli, questa frase non è nostra, questa profondità di pensiero è sconosciuta per noi piccoli fumettari di quart’ordine, l’ha detto un filosofo tedesco). Noi tutt’al più possiamo vagamente ricordare la poetica del fanciullino di Pascoli o, molto più semplicemente, limitarci ad osservare i bambini per strada, nei centri commerciali, al mare, nelle corsie d’ospedale, o in tv in posti sperduti del mondo. E cerchiamo di imparare. Dall’11 dicembre si è aperta a Milano, in Piazza del Duomo, una mostra di disegni che si intitola "Bambini soldato del Nord Uganda". Dura fino al 7 gennaio 2007. Siamo sotto natale. Chi passa da quelle parti, se vuole, ci faccia un salto. Pensiamo che imparerà un sacco di cose.
Buon tutto!
Vi ricordate della serata di danza con Comicomix del 21 dicembre? Sì? Se vi va di vedere delle foto (con Jolly e Nin@ in versione..ballerina) e leggere un brevissimo resoconto, andate qui. Se vi interessa, ci siamo anche a capodanno…Un sorriso a tutti!

Un nostro amico veneto ha scritto una lettera. Questa.
"Caro sig. Calderoli, sono un piccolo creti di un paese del Veneto. Scrivo a lei, che ammiro perché padano come me, e persona di profondissima cultura ed intelligenza, basta guardarla in viso per capirlo…Un grande che ci ha regalato una riforma costituzionale purtroppo non capita e la legge elettorale (una porcata, come l’ha definita lei e io non sono certo qui per contraddirla) e che solo un complotto di 19 milioni di comunisti ha scalzato dal suo posto di responsabilità. Le scrivo per illuminarmi, so che può farlo. Io abito in Veneto, una terra bella, con tanta brava gente allegra che fatica e che lavora sodo. Da noi ci sono tantissimi immigrati. Erano 55 mila nel 1995, e sono diventati 290 mila nel 2004. Vengono dai posti più diversi del mondo e sono  dappertutto, sparsi qua e là per la regione. Badanti, camerieri, operai, ma anche medici, ingegneri, infermieri. Sono tanti, e non è che mi stiano proprio simpaticissimi…sono diversi da me, e sono diffidente, io. Però a volte i miei figli giocano con i loro e se cadono e si sbucciano il ginocchio il loro sangue è rosso, come il mio. All’uscita da scuola parlo – poco e con circospezione, sono diffidente, l’ho già detto – con i loro papà e le loro mamme, e vogliono le stesse cose che voglio io: qualche spesa, una casa, lavorare e non avere noie. Ho poi sentito un tale – di Confindustria, mi pare – che, su un emittente locale, ha detto che sono il 15% della popolazione del Veneto, e se andassero via tutti insieme l’economia veneta collasserebbe…io che sono solo un piccolo creti non capisco bene che significa, ma lei che è un grande lo capirà di sicuro. Insomma, le chiedo: ma che cosa ci hanno fatto perché io li debba odiare così e volerli cacciare via? Attendo umilmente una risposta, sua o di qualche suo amico che queste cose le capice più di me"
Buon tutto!

E’ arrivato il Natale. Comunque la si pensi, laici o credenti, Gesù bembino o Babbo natale, presepio o albero di natale, è la festa più importante per questa fetta di terra dove ci è capitato di camminare lungo quel sentiero che chiamiamo vita. Sono occasioni in cui si rischia di essere banali. A noi è venuto in mente Eduardo, e il suo Natale in casa Cupiello, tra le più grandi interpretazioni del natale che conosciamo. Triste? No, non ci sembra. Ha detto bene lo stesso Eduardo, nelle note a margine del copione "La realtà dei fatti ha piegato come un giunco il provato fisico di Luca Cupiello che per anni aveva vissuto nell’ingenuo candore della sua ignoranza. Egli è andato a cercare fra le immote e rassicuranti figure dei pastori quella pace che aveva tanto agognato". Ecco, a noi oggi ci piace ricordare i Luca Cupiello, e vorremmo che quell’ingenuo candore si facesse strada tra pacchi, pacchetti, dolci, auguri, e che ci rendesse tutti d’accordo nel pensare che sarà davvero un Buon natale il giorno che sarà natale in tutte le case Cupiello, per tutti coloro che transitano di questo pazzo, meraviglioso mondo.
Buon tutto!

Scarabocchio pre-natalizio, dedicato ad omaggiare ed esprimere solidarietà a uno dei più grandi comici italiani: Paolo Guzzanti. Un idolo per tutti i comici. La sua carriera è ricca di performances invidiabili, ma ha toccato vette sublimi negli ultimi quattro anni. Ha scritto una commedia, Dossier Mitrokhin, nella quale il personaggio principale, un certo Monsignor Brodo De Frassinis, in combutta con alcuni cardinali, Dalemika e Dinetti, cercava di far entrare i russi dentro Piazza San Pietro, per soddisfare a un tale, Gorbail Michaciov, la voglia di sedersi sul soglio pontificio. Non aveva fatto i conti con i costi esorbitanti dell’allestimento scenico. Infatti tra protagonisti, comparse, scenografie, consulenti artistici, ecc, la spesa è schizzata a circa due milioni di euro, più di quanto ha speso, ad esempio, il parlamento italiano per indagare sugli intrecci Mafia-politica (1 milione 700 mila euro) o sulle stragi di stato (270 mila euro).
Purtroppo, il gradimento del pubblico è stato scarso. Tieni duro, Paolo, tutti i comici sono con te. Esprimete la vostra solidarietà all’amico Paolo, tra l’altro papà dei noti giornalisti d’opinione Corrado e Sabina Guzzanti.
Ah, per finire uno scoop: Mister X è un’agente del kgb!
Buon tutto!

P.s.: Se vi va, ci saremo anche sotto Natale: veniteci a trovare! Un sorriso a tutti voi! Intanto, domani, Sabato 23 dicembre, Eros & Alice ci regalano una nuova storia di venti in tema…natalizio? Naturalmente, su Comicomix

C’era una volta, tanto tempo fa, un paese che volava: il boom, gli slogan (con Api si volaaaa…), la "gloriosa" compagnia di bandiera. E ora? L’Italia ha perso le ali…Chi avesse investito vent’anni fa i suoi risparmi in titoli Alitalia avrebbe perso il 99,2% rispetto ad uguale investimento in altre compagnie aeree. Lasciar agonizzare per 20 anni una gloriosa azienda è un record di cui andare fieri. Un vero, autentico, miracolo italiano. Costi esorbitanti, organizzazione sbagliata, servizi poco competitivi, flotta vetusta (che bella parola ci è venuta!). Può bastare? Adesso, dopo tutto questo sciupìo, dicono che bisogna fare qualcosa. Dicono, vendere. Ma a chi? Perché, oltre che sobbarcarsi una montagna di debiti, chi si prende la baracca dovrà investirci un sacco di soldi e gestire una dolorosissima cura dimagrante di personale, per farla sopravvivere. Le colpe? Di molti, moltissimi, ma pensiamo siano soprattutto di chi in questi anni ha gestito la compagnia. Tizi che però ora se ne stanno comodi su altre sedie, vengono intervistati dai giornali e danno consigli sul management (wow!) d’azienda e in qualche caso discettano anche sul governo del paese.  Intanto, l’AlITALIA affonda…nel blu dipinto di blu.
Buon tutto!
Scusateci se parliamo di noi: Domani sera, Giovedì 21 dicembre, per noi di Comicomix è una sera "speciale". C’è a Perugia uno spettacolo di danza classica e moderna, hip hop, ecc…, un’iniziativa che ci vede coinvolti in prima persona (Jolly e Nin@ ballano, Rosi è fotografo ufficiale, Mister X..lasciamo stare) nella nostra lotta al neuroblastoma. Qui in Umbria ne hanno parlato anche diversi quotidiani, facendoci un grande onore. Se vi interessa sapere di cosa si tratta, leggete questa agenzia di stampa.
E, se vi va, penaste a noi rivolgendo un piccolo pensiero, un sorriso, un commento, quello che vi va, insomma, a noi e al nostro preziosissimo
Alessandro. Un sorriso a tutti voi.

 

Scarabocchio sull’amore, tema sempre di attualità. Sì, ma che specie d’amore? Da queste parti l’amore è sempre stato idealizzato nell’immaginario collettivo (10 e lode a Mister X per questa frase!): nelle favole ci sono principesse e principi azzurri, e tutti vivono felici e contenti; nei film americani sono tutti belli, ricchi e famosi, e l’happy end è d’obbligo; nelle poesie l’amore idealizzato dei poeti del dolce stil novo ("Al cor gentile rempaira sempre amore" ci perseguita da oltre 25 anni!). Ma è davvero questo l’amore? A noi è sempre piaciuta di più l’idea che all’ideale sia preferibile il reale, al sogno il progetto. Quando a scuola ci bombardavano di Dante e Beatrice, noi opponevamo il grande Walt Whitman, quello di: “Capitano mio capitano!”, che diceva: "Quanto fummo ingannati…noi siamo natura, due pesci che nuotano insieme, siamo mari che si mescolano, siamo due di quelle felici onde che rotolano una sull’altra e si spruzzano l’un l’altra…. Siamo nuvole che s’avanzano in alto, siamo fiori". De Andrè ci ha ricordato : “Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior”. Già. I fiori, di tutte le poesie, la più bella.
Buon tutto!
Oggi lo scarbocchio è una contaminazione, speriamo riuscita. L’idea ci è venuta da un bellissimo post di Tisbe, dedicato all’amore secondo l’occidente. Lo potete leggere qui.
Un tributo a Marzia, che è l’autrice dello sfondo di oggi. Grazie.

Da ieri sono on line le prime strisce di ESU disegnate dal nostro grandissimo Eros Righetti. ESU è la striscia creata da Carlo Coratelli e Davide Zamberlan. Carlo ha aperto di recente un blog dedicato alla striscia. Questo è il link

Anche oggi parliamo di sovversivi….Più precisamente, dei fratelli Warner (quelli della Warner Bros.) i produttori del film Happy feet. E’ il cartone animato di Natale, ma la bieca propaganda rossa è riuscita con un complotto a inserirvi una trama che rappresenta "una vera propaganda radicale di estrema sinistra". Queste parole sono di Neil Cavuto, il più popolare conduttore di Fox news (cliccate qui per vedere il suo sguardo acuto), un diffusissimo network americano, fortemente conservatore. Purtroppo per l’ottimo Neil, il film registra enorme successo, recensioni entusiatiche, incassi record, dimostrando (ma perché, ce n’era bisogno?) che i maledetti rossi sanno influenzare come pochi l’ingenua popolazione mondiale. Il film narra infatti di un punguino, Mambo, che è stonato come una campana in un mondo di cantanti di successo. Mambo è un "diverso", che viene cacciato dalla comunità dei pinguini. Così incontra un gruppo di rapper, viaggia, vede mondi sconosciuti ed infine torna vincitore in patria, dimostrando che ognuno può trovare la sua strada, in base al proprio talento, anche quando è fuori dal comune. Comprendiamo la giusta preoccupazione da parte dell’ottimo Neil e della Fox. Tremiamo al pensiero delle giovani menti sconvolte da questo messaggio di amore per il tuo prossimo e di accettazione della bellezza della diversità. Suggeriamo a Neil Cavuto di lanciare una campagna di censura contro quel famoso testo sovversivo che alcuni chiamano Vangelo.
Buon tutto!

P.s.: Due cose extra. Innanzitutto, oggi abbiamo superato il tetto delle 10.000 visite. Sono molte, sono poche? A noi sembrano tante, ed ognuno di coloro che ci fanno l’onore di visitarci e di apprezzarci (o anche criticarci, se lo crede) ci è caro…un sorriso ad ognuno di voi!
Poi, siamo fino alla fine del mese in sfida (duello tra fumettari) con l’amico Lario sul blog di Fiore.  Se volete votare per il vostro web comic preferito, cliccate qui.

Uno spettro si aggira per l’Europa: la scienza! Vi avvertiamo che il contenuto di quanto segue è adatto ad un pubblico adulto. Sono le parole di un noto sovversivo, un tale di nome Umberto Veronesi. Questo signore, nel corso di una lectio magistralis tenutasi a Napoli ha testualmente afferamato: "Il sistema mediatico non e’ in grado di creare conoscenza, mentre le tv del Paese si riempiono di maghi e oroscopi, e serpeggiano ovunque movimenti antiscientifici. Sembra quasi che la parola d’ordine oggi sia "arrestare la scienza” .
Queste parole sordide sono state pronunciate nella sede del rettorato dell’Università Federico II, dove questo signor Veronesi ha ricevuto la laurea honoris causa in Scienze e Tecnologie agrarie. Con evidente impudenza, il Veronesi si è soffermato sulle prospettive dell’ingegneria genetica. Eppure, ha sostenuto lo screanzato nel corso della lezione, ”l’opinione pubblica non ha ancora elaborato la rivoluzione genetica, evento di portata analoga alla rivoluzione copernicana”.
”Il punto e’ fissare insieme i limiti, ma con la ragione”, ha detto ancora lo svergognato, sottolineando che in Italia la maggior parte dei dibattiti su temi come eutanasia, fissione nucleare, staminali, sono ”inconcludenti”. ”Occorre molta umilta’ per non schierarsi senza approfondimenti – ha concluso – l’ignoranza non da’ nessun diritto ne’ a credere ne’ a non credere”. Incredibile che queste cose possano accadere nell’Italia del 2000, non siete d’accordo anche voi?
Buon tutto!
Ai confini della realtà: Trieste è scesa in piazza ieri per difendere le sue panchine pubbliche. Cosa? Sì, è così. L’amministrazione comunale ha deciso di togliere le panchine da alcuni giardini pubblici per impedire a qualche barbone di "disturbare il Natale". I triestini – gente notoriamente molto pacifica – anziché ringraziare il loro sindaco per aver "ripulito" la città, si sono arrabbiati: lettere ai giornali locali, proteste, che sono sfociate in una manifestazione di Piazza. Rivogliono le loro panchine. "Se porteremo da casa una panca cole riodele" hanno detto gli ottimi amici di Trieste. Qualcuno di loro ha addirittura fatto notare che le panchine pubbliche, nei giardini, nelle piazze, sono un eccellente veicolo di socializzazione. La gente si siede, guarda il panorama (che a Trieste è bellissimo), discute, si conosce. Ma allora, dov’era il disturbo, signor Sindaco? Forse a qualcuno disturba che la gente continui ad aver voglia anche di incontrarsi per strada, parlare, anzichè star solo seduta davanti alla tv? E poi, signor sindaco, a proposito di natale, se lo ricorda quel tizio, dicono nato in una mangiatoia un mucchio di anni fa, che disse tra l’altro "Ama il prossimo tuo come te stesso"…? 
Buon tutto!
A proposito di amore per il prossimo: ieri a Muhammad Yunus, economista bengalese inventore del mediocredito, è stato consegnato il Nobel per la Pace. Ne abbamo già parlato qui (se vi interessa). E’ un uomo che mostra che non va confusa l’economia con gente in doppiopetto che in nome del profitto calpesta le persone, perche la scienza economica è un altra cosa.
Segnaliamo anche un blog, Stazione Milano scritto da persone senza fissa dimora che dormono alla stazione di Milano, conosciuto grazie a Marzia

Qualche tempo fa le cronache ci hanno informato che all’Istituto tecnico Carlo Rosselli di Voltri, Genova, due studenti, Elisa ed Emanuele di 17 anni si sono baciati (castamente dicono le cronache) davanti al portone. Che vergogna! Che scandalo! Giustamente, la loro ex insegnante di inglese, ed attuale Preside ha minacciato di punirli. I compagni si sono allora rifiutati di frequentare le lezioni e in segno di protesta sono restati tutta la giornata in corridoio. Ma chi si credono di essere? La Preside annunciò all’epoca provvedimenti disciplinari. Bravissima! Speriamo che li abbia messi in atto (se qualcuno sa qualcosa, ci faccia sapere..) Suggeriremmo delle sane punizioni corporali, tipo tre ore in ginocchio sui ceci, qualche frustata…. Ma soprattutto una non stop di 36 ore di Porta a Porta di Bruno Vespa, in diretta dall’Istituto, con Carlo Taormina e magari anche con Paolo Crepet che ci spiegano il mondo e i giovani d’oggi…Ah, anche con Sgarbi e con la Mussolini. Fanno ascolto e danno (loro sì) il buon esempio.
Buon tutto!
P.s. Da sabato 9 dicembre on line sul nostro Comicomix una nuova storia di 20, il bicco con la terza parte di Senza una donna

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