In tutta Italia sono cominciati i saldi. E sembra che non stiano andando un granché. Le cause, secondo gli esperti, sono le solite: le manovre che erodono i risparmi delle famiglie, la crisi che toglie il lavoro, e la diffusa incertezza per il futuro. Tutto giusto, ma forse c’è di più.
A gironzolare per le vetrine dei negozi, non si può non notare che spesso (praticamente sempre) la merce esposta sembra essere una lontana parente di quella che si vedeva negli stessi negozi poco più di due settimane fa. Magari è solo un’impressione, ma si sa che le impressioni contano.
E allora potrebbe essere che – dopo la sbornia collettiva che ci ha fatto scambiare per un ventennio dei bancarottieri da strapazzo per grandi manager industriali e finanziari, mediocri comici per novelli Totò e Peppino, sgallettate di quart’ordine per star del cinema e sgangherati politicanti dilettanti per grandi uomini di Stato – finalmente gli italiani si siano svegliati. E all’illusione del consumismo da finti ricchi preferiscano un sano – anche se un po’ triste – realismo.
E non fanno più finta di confondere un saldo di fine stagione con una svendita di fondi di magazzino. Non è una cattiva notizia.
Pubblicato (anche) su Giornalettismo
2 commenti
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gennaio 10, 2012 a 9:58 am
Luca Scialò
Questa impressione, sinceramente, l’ho sempre avuta. In particolare due: che i prezzi vengano gonfiati per poi metterli in saldi e dunque nei fatti mantenendo il prezzo uguale; e che alla roba nuova in (pseudo) saldi mischino anche quella vecchia invenduta.
Sarà che sono diffidente per natura e magari poco avvezzo allo shopping, causa anche la scarsità di money probabilmente 😀
Speriamo che con la fine del Miracolo italiano stile Berlusca, anche gli altri italiani diventino come noi 🙂
gennaio 10, 2012 a 9:37 pm
stefano massa
avete perfettamente ragione…come state giovanotti?